Una delle tradizioni legate al carnevale è quella del piccolo paese di Schignano. Qui ogni anno prende vita una rappresentazione ricca di fascino e dal significato particolare.
Tra i vari personaggi che si incontrano per le strade di Schignano c’è il Brut: le maschere di legno intagliato a mano rappresentano il povero, colui che vive di agricoltura e pastorizia, coperto di stracci e abiti dismessi. Spesso lo si trova accompagnato da campanacci e attrezzi da lavoro.
Il Mascarun invece è l’allegoria dei “belli” rappresentati con abiti colorati ricchi di pizzi e merletti. La sua andatura è nobile ed elegante, virtù accentuata dall’uso di ventagli ed ombrellini.
Unico personaggio a poter parlare è la Ciocia, un uomo vestito da donna con il volto coperto di fuliggine che fa la caricatura alle donne di un tempo lamentandosi del marito.
Aprono il corteo i Sapeur rappresentazione del sabato e del martedì grasso ed accompagnano la Sigurtà, simbolo delle autorità.
Il Carlisepp è il fantoccio simbolo del carnevale che il martedì grasso viene bruciato nella piazza principale del paese dopo aver cercato inutilmente di fuggire per le strade ed i vicoli.