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Viaggio sul Ceresio, nel Parco letterario della Valsolda, tra la casa di Fogazzaro ad Oria, descritta in “Piccolo mondo antico”, e la chiesa di Santa Maria Annunciata (3 ore). Per la giornata intera l’itinerario si arricchisce con la visita del paese di S. Mamete, del Santuario della Caravina e della chiesa di S. Martino nel borgo di Castello. In Valsolda natura e fede, misticismo e contemplazione si fondono con l’arte che trionfa sulle volte e sulle pareti delle chiese della valle. Per secoli, dal Medioevo alla fine del Settecento, da questi paesi sono partiti scalpellini e scultori, pittori e architetti, capimastri e impresari che hanno costruito in Europa chiese e palazzi reali.

Dal parcheggio sopra il cimitero di Oria, si scende lungo la via privata Antonio Fogazzaro fino alla casa dove egli passava le vacanze e dove pare di vedere rivivere i personaggi di Piccolo mondo antico: il terrazzino della lirica, il Salone della Siberia, la darsena, la via del pomodoro, il giardino pensile con l’olea fragrans, l’orto di Franco col pino marittimo, che ancora si protende verso il lago. Dal sagrato della chiesa di Santa Maria Annunciata di Albogasio, si possono ancora vedere le abitazioni dei personaggi del romanzo. All’interno invece si resta estasiati dalla bellezza degli affreschi barocchi di G. B. Pozzo.

L’itinerario può completarsi nel pomeriggio con la visita del piccolo paese di S. Mamete,  in riva al Lago di Lugano, poi fino a Cressogno, per vedere il Santuario di Nostra Signora della Caravina, che molti artisti valsoldesi per tutto l’arco del Seicento fecero a gara per abbellire. Ultima tappa la Chiesa parrocchiale di S. Martino di Castello, dove, dopo aver compiuto un’importante carriera internazionale, di ritorno dalla Moravia, negli anni 1696-97 il pittore Paolo Pagani, nativo di Castello Valsolda, donò gli affreschi della volta, realizzando quella che è considerata la sua opera più importante.